Come ho avuto modo di raccontare in una breve storiella scritta qualche tempo fa, in cui Editing e Correzione di Bozze ricoprivano il ruolo di personaggi allegorici (vd. Scrittura Creativa: Editing e Correzione di Bozze), il mestiere del Correttore di Bozze e quello dell’Editor Freelance, pur avendo una base di attività in comune, differiscono di molto per quanto concerne la profondità con cui analizzano un testo editoriale.
Nella sezione dell’Alchimista del Web riservata alla Correzione di Bozze, questa attività è presentata come “un Editing di grado zero“, un’analisi di un testo in via di pubblicazione che si prefigge di individuare spiacevoli refusi o errori grammaticali e di sintassi, che ne danneggiano la qualità.
La perenne attualità della Correzione di Bozze
“Proofreading Will Never Day“: nonostante la tecnologia e i programmi di videoscrittura abbiamo traslato il concetto di manoscritto, dando a quest’ultimo un senso figurato e convenzionale, di proprietà dell’editoria, la Correzione di Bozze resta un’attività preziosa, fondamentale per la qualità di una pubblicazione. Nessun software potrà restituire un testo perfettamente corretto dal punto di vista formale. Anche se gli errori grammaticali grossolani di chi scrive con un editor di testo possono essere prontamente notati sul Pc grazie alla classica sottolineatura rossa del controllo ortografico, vi sono nondimeno sviste che restano impunite (come un articolo singolare che precede un sostantivo plurale o una parola usata in luogo di un’altra ad essa somigliante – vedi CRISMA e CARISMA, oppure per citare un film comico: ACCRA e ACERRA).
Soprattutto, la figura del Correttore di Bozze è straordinariamente importante per quanto riguarda la qualità di un testo scritto nell’ambito di un corretto uso della punteggiatura. Nonostante le virgole e gli altri segni di interpunzione siano spesso sottovalutati da aspiranti scrittori e considerati come l’erba che cresce tra le piante di pomodori di un orto curato, sono in realtà componenti imprescindibili di un testo e possiedono la stessa dignità letteraria delle parole scelte per il contenuto. Con una similitudine, la punteggiatura sta alle parole come nel ciclismo il gregario sta al campione conclamato, svolgendo un ruolo di supporto fondamentale per il successo di una frase (che è un po’ una specie di squadra, formata da gregari – punti, virgole… – e campioni – verbi, aggettivi, sostantivi…).
Purtroppo o per fortuna, non siamo tutti James Joyce, per cui è fondamentale regolamentare il fluire di una frase con un sapiente uso della punteggiatura. E chi se non un Correttore di Bozze può aiutare ad adempiere a questa mansione?
Naturalmente, se lo scrittore riesce a curare anche la forma di un testo, con lo stesso rigore con cui ne cura il contenuto, la qualità del suo manoscritto sarà già di un livello superiore e possiederà un’inalterabile dignità letteraria.
Per chi si sente un po’ più insicuro e necessita di una guida, invece, i Correttori di Bozze dell’Alchimista del Web saranno sicuramente d’aiuto!
Correzione di Bozze vs. Editing: il nostro metodo
Nella pratica di lavoro, noi dell’Alchimista del Web siamo soliti distinguere l’attività di Correzione di Bozze da quella di Editing nel seguente modo: quando ci viene consegnato un manoscritto per la revisione, lo leggiamo attentamente dall’inizio alla fine, come analisi preliminare, per farci un’idea dei possibili interventi.
Poi, procediamo scrupolosamente a correggerlo, scansionandolo per quanto riguarda punteggiatura, ortografia e sintassi. Quindi, tramite la funzione Revisioni di Word segniamo in rosso le Correzioni, per mostrare allo scrittore di riferimento il suo errore e aiutarlo così a imparare da esso (se l’errore è macroscopico e si tratta solamente di una svista clamorosa, correggiamo senza pietà il refuso direttamente sulla pagina… ). Tramite la funzione Commento di Word procediamo invece con l’Editing, suggerendo allo scrittore di riferimento la corretta versione di una frase infelice o quella che per noi sembra avere maggiore forza letteraria. Come ricordato nel ns. sito di Servizi Editoriali, comunque, l’Editor svolge un ruolo di supporto e consulenza, grazie alle doti di prospettiva critica che dovrebbe possedere in virtù del lavoro prestigioso che svolge, e il tono dei suoi interventi è più quello del Consiglio che quello del Rimprovero.
Arrivati alla fine di ogni capitolo, tra Revisioni e Commenti, terminiamo la fase di Editing con una scheda riassuntiva di quanto letto, che evidenzia quelli che secondo noi sono pregi e difetti del capitolo, punti di forza e possibili debolezze, per arrivare così a fornire un servizio che ci auguriamo possa culminare con una pubblicazione editoriale “a testa alta”, per la piena soddisfazione congiunta di Autore e Revisore.
Stefano Airoldi
P.S. Ho anche io il sogno nel cassetto di diventare scrittore: leggi le mie Riflessioni sull’Amore o le mie Fiabe Brevi Inventate, commenta, e fammi sapere se sono sulla buona strada
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