Scrittura Creativa

Due Brevi e Semplici Preghiere Inventate

Preghiere Inventate

Prima di andare a dormire, nell’attimo che precede un esame, in occasione di un avvenimento importante, sentiamo la necessità di rivolgerci a un Essere superiore, a un “Qualcuno” o “Qualcosa” che ci aiuti a superare l’ansia e ci dia un appiglio a cui aggrapparci.

Le preghiere sono pensieri e parole che prendono forma, mantra indispensabili della nostra esistenza, e variano da religione a religione. Tutte le preghiere possiedono una dignità e un’importanza inalterabili, senza alcuna gerarchia. Di pregare vale sempre la pena, nei modi che uno ritiene più opportuno.

Accanto alle preghiere tradizionali della religione con cui sono cresciuto, quella Cristiana Cattolica, la vita mi ha insegnato due altri stupendi modi di glorificare l’Altissimo, due brevi e semplici preghiere scaturite dalla penna di persone che non sono propriamente dei “religiosi”. Forse non le si può nemmeno definire “preghiere”.

Ma sono riflessioni mistiche e filosofiche di una potenza, secondo me, grandiosa, in grado di farci stare bene con noi stessi e con Colui che ci ha creato.

Ve le presenterò, dunque, in questo mio blog post.

“Preghiera Inventata” da Paul Celan

Questa prima “preghiera” è in realtà una poesia pubblicata da Paul Celan nella raccolta “Svolta del Respiro” del 1967. Paul Celan è stato un poeta rumeno di origine ebraica, che ha vissuto un’esistenza sofferta e terminata in modo tragico. Da quando, studente di filosofia, ho conosciuto queste “parole”, esse mi si sono appiccicate addosso come una seconda pelle e sono gli ultimi pensieri con cui concludo quasi sempre le mie giornate. Le riporto in forma prosaica, forzandone un attimino la natura ritmica, nella maniera in cui recito la mia “preghiera inventata” la sera:

“Una volta m’accadde di udirlo. 
Lavava il mondo, non visto, per tutta la notte, inconfutabile.
Uno ed Infinito, annichilito, ichilire.
E fu Luce.
Salvezza.”

Stupendo.

Di questa poesia apprezzo essenzialmente tre aspetti:

  1. La forza espressiva. In poche parole definisce un quadro completo, in grado di donare al Nulla un Senso. Un esempio di “dolorosa gioia” o “gioioso dolore”, lo ha definito qualcuno.
  2. La metafora. In questa poesia Dio è il “convitato di pietra”. Non appare esplicitamente presente, ma è lì e sta “lavando il mondo“, lo sta ripulendo delle sue nefandezze. E Paul Celan non lo vede, ma lo sente (“Una volta m’accadde di udirlo…“), come si sentirebbe lo sciabordare delle lavandare di pascoliana memoria, questo sciaf-sciaf ritmico e purificatore.
  3. L’esplosione di Bene. Questo Dio, Uno ed Infinito, è quasi ridotto a Nulla, annichilito appunto. Ma, sospeso sull’abisso, a un tratto risale, ichilisce. Diventa qualcosa. E in un attimo si espande la Luce, quella Luce che ci salva.
Preghiere Inventate: Brevi e Semplici

La poesia di Paul Celan come mia preghiera inventata, breve e semplice.

 

“Preghiera Inventata” dai The Killers

Questa seconda “preghiera inventata” che vi propongo è in realtà la mia traduzione e adattamento di una canzone del 2012 della band The Killers, intitolata “Heart of a Girl“. Il motivetto finale di tale canzone è il mio mantra personale, mi dona una serenità e un senso di appagamento totali. A prescindere da ogni riferimento religioso, l’ultima strofa di questa pop song ha una forza immensa e con parole semplici dipinge un quadro di Pace da celebrare nell’attimo prima di andare a dormire o dopo aver superato una prova difficile:

“Nel silenzio della notte, io sento una Presenza, che mi rammenta un “Qualcosa” che mi era stato raccontato tempo fa.
C’è una mano che guida il fiume a sfociare nel mare aperto.
E nel profondo del mio cuore, in qualunque circostanza mi trovi, no, io non ho paura.
Seduto su un masso, so che Tu sei al mio fianco e mi aiuti a portare a compimento i progetti iniziati.”

Questa traduzione che ho rivisitato è a tutti gli effetti una mia preghiera inventata. Di essa, apprezzo la potenza delle immagini e in particolare questa “mano”, che guida sicura ogni cosa verso la propria destinazione (il fiume a sfociare nel mare, me a portare a compimento i progetti iniziati…). Ripetere queste parole, brevi e semplici, mi fa sentire protetto dal mio Angelo Custode, Lui solo che mi protegge e vigila su di me in ogni circostanza della mia vita, aiutandomi a credere in me e a superare ogni prova, anche la più ardua.

Preghiere Inventate da Me

La canzone dei The Killers ha una strofa finale che ho fatto mia, è la mia preghiera inventata, breve e semplice, ma bellissima!

 

Ecco, queste due sono le mie preghiere inventate, che stanno nel mio cuore, a fianco di quelle più tradizionali e di natura religiosa.

Se avete anche voi delle preghiere non “canoniche”, brevi e semplici che siano, o dei mantra che vi aiutano a stare bene, vi invito a suggerirmeli nei commenti a questo post, in modo da condividerli con me e con tutti quelli che li possono apprezzare.

Una preghiera è un lampo di Luce che dona alla nostra Vita un Senso più Alto e ci aiuta a superare anche i momenti più bui.

Stefano Airoldi

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